KYRGHYSTAN – HO FINITO!

ANCHE QUESTA ESPERIENZA SI E’ CONCLUSA ED E’ ORMAI ORA DI TIRARE LE SOMME.

NON VOGLIO DISCUTERE DI LAVORO, QUELLO MI APPARTIENE E NON VOGLIO E NON POSSO PARLARNE.

VOGLIO INVECE FARE UN RIESAME DEI DUE MESI DI VITA SPESI QUI IN KYRGHYSTAN, KYRGYSTAN, KIRGYZTAN….SI PUO’ SCRIVERE IN DIVERSI MODI MA SEMPRE DI QUESTA NAZIONE SI TRATTA.

FARE UNA VALUTAZIONE PROFONDA NON E’ POSSIBILE, TROPPO POCO IL TEMPO SPESO IN QUESTO, PERALTRO BELLISSIMO PAESE, PER CONOSCERNE A FONDO I PROBLEMI, INOLTRE LA SITUAZIONE DI PRECARIETA’ E DI TENSIONE POSSONO ALTERARE IL GIUDIZIO DI CHI COME ME E’ COINVOLTO PROFESSIONALMENTE.

LA PARTE MERIDIONALE, QUELLA DOVE IO HO PASSATO I DUE MESI DI MISSIONE E’ PROFONDAMENTE DIVERSA DA QUELLA SETTENTRIONALE, USI E COSTUMI DIVERSI, STILI DI VITA MOLTO LONTANI L’UNO DALL’ALTRO, POPOLAZIONE ABITUATA AD ALTRO.

QUI, NELL’AREA DELLE PROVINCIE DI OSH, BATKEN E JALALABAD, CI SONO I MAGGIORI PROBLEMI DI COESISTENZA ETNICA, KYRGYZI ED UZBEKY SI CONFRONTANO QUOTIDIANAMENTE, GLI UNI TENTANO DI CACCIARE GLI ALTRI ED ENTRAMBE LE ETNIE VANTANO DIRITTI.

LA CRONACA HA RIPORTATO ABBONDANTEMENTE, MA NON CERTO IN ITALIA, L’ESITO DI QUESTO CONTINUO CONFRONTARSI.

NON E’ CERTO FINITA, LA CORRUZIONE E’ IMPERANTE, GLI UOMINI DI POTERE SI SUCCEDONO A VOLTE VERTIGINOSAMENTE IN TERMINI TEMPORALI, A SECONDA DI CHI E’ IL LORO REFERENTE POLITICO, L’INFLUENZA RUSSA SI FA SENTIRE MA SICURAMENTE ANCHE QUELLA AMERICANA CON I SUOI GROSSI INTERESSI NEL MANTENERE LA GRANDE BASE LOGISTICA.

LE ELZIONI PARLAMENTARI  CHE DOVREBBERO ESSERE LA MASSIMA MANIFESTAZIONE DI DEMOCRAZIA QUI SONO VISTE COME UN TRAGUARDO TEMUTO E PERICOLOSO, L’INSTABILITA’ E’ TALMENTE EVIDENTE CHE TUTTI PENSANO CHE POTREBBE SUCCEDERE DI TUTTO.

NEL 2005 PIU’ DI QUALCHE ESPONENTE DEL GOVERNO HA PERSO LA VITA, SI SPERA CHE NON SI RIPETA QUEST’ANNO.

A TUTT’OGGI SI SONO VERIFICATI CASI DI VIOLENZA MA NIENTE DI PIU’ CHE QUALCHE SCONTRO FISICO.

PENSARE CHE QUESTA NAZIONE AVREBBE DI CHE PENSARE SENZA CREARSI ULTERIORI PROBLEMI DI SCONTRI ETNICI, VENGONO REGISTRATI ANNUALMENTE 6.000 (DISCONSI SEIMILA) TERREMOTI ALL’ANNO!!!

LA MAGGIOR PARTE DI QUESTI SONO SOLO REGISTRATI DAI SISMOGRAFO E NON AVVERTITI DALLA POPOLAZIONE MA A VOLTE LA NATURA SI SCATENA ED I RISULTATI SONO CATASTROFICI.

 

IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI

…..ma normalmente si sposa un’altra persona.

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CEIA 2Parlando di Metal Detectors ne ho provati tanti ma mi sono innamorato di uno solo, il C.E.I.A. MIL D1, pensavo che sarebbe stato lo strumento della mia vita, gli sono stato fedele, profondamente innamorato, ci siamo compenetrati profondamente, compresi con semplici accenni, ogni pur lieve mutamento aveva un significato per entrambi.

Poi è apparso all’orizzonte il CMD, fisico più snello, look più accattivante, meno sinuoso ma più deciso, le linee più aggressive.

Si ripiega su stesso, più volte fino a diventare una cosina minuta e piacevole da trasportare ma mantiene sempre un’aria estremamente professionale e sprizza efficienza.

La borsa di trasporto è semplice e completa, tutti gli accessori trovano posto in modo logico ed efficace, in poche parole è bello!

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Oltre che bello però è anche estremamente efficace, l’operatività dello strumento non è seconda al MIL D1, anzi….ha qualche numero in più, riusciamo ad usarlo anche come hand held metal detector in caso di necessità, la possibilità di ripiegarlo e di accorciare il gambo porta testa di ricerca ne fa uno strumento di estrema versatilità, affidabilità facilità di trasporto ed impiego.

L’ho usato in una missione all’estero, mi si è presentata la necessità del controllo delle persone all’ingresso del compound  e l’ho usato, ho insegnato al personale di vigilanza come impiegarlo ed hanno imparato subito.

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Ho anche ricevuto alcune segnalazioni sulla possibilità dell’esistenza di aree minate, quale miglior occasione, non avevo con il CMD il feeling che mi legava al MIL D1, ero leggermente esitante, le mine sono mine e non patate, pochi passaggi sull’area sospetta ed il gioco è stato fatto, semplicemente PERFETTO!

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Non sono facile agli entusiasmi, soprattutto quando si parla dell’attività di sminamento, troppi personaggi ambigui in circolazione diffondono e decantano strumenti che non danno all’operatore alcuna certezza, ma questo strumento è decisamente il top, mi ha conquistato e mi ha dimostrato con i fatti tutte le sue capacità e le sue doti….mi dispiace mio primo amore, non ti scorderò mai ma il CMD ti ha superato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL METAL DETECTOR

IL METAL DETECTOR

 Negli ultimi anni la crisi economica già da tempo latente, ha colpito anche un settore che proprio non dovrebbe essere “spinto” in termini di produzione.

Produzione nello sminamento equivale al risultato di metri quadri bonificati, giornalmente, agli operatori si è chiesto sempre di più, talvolta sacrificando la sicurezza od il risultato alla soddisfazione  economica.

Personale più professionalmente preparato è stato spesso sostituito da operatori meno esperti ma dalle esigenze salariali più modeste.

La tecnologia ha spesso soppiantato l’uomo, gli animali, tra l’altro più disparati (cani delle razze più diverse, topi!!!!!!!!, forse anche qualche bel maialino…) hanno preso il posto degli sminatori più esperti ma sicuramente più costosi.

Li ho visti lavorare: gli uomini, le macchine, i cani, fortunatamente fino ad ora mi è stato risparmiato lo spettacolo dei topi.

L’uomo ha creato le macchine ed ha dominato gli animali, la tecnologia e lo studio mettono quotidianamente l’essere umano in grado di spostare i limiti precedenti più in avanti ma quello che mai potrà succedere è che l’uomo possa dare intelligenza ad una macchina o ad un animale.

Il più perfetto dei computer potrà effettuare calcoli complicatissimi in un tempo sempre minore con possibilità di errore praticamente a zero ma senza la mano umana che inserisce i dati e preme Enter…..

Gli animali, sottoposti ad un continuo  ed esasperato addestramento da istruttori più che qualificati, riescono ad esprimere doti di ricerca che possono anche stupire ma che tali non resterebbero se  l’animale non fosse in continuazione mantenuto “sotto pressione” ed in allenamento.

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ceia 2L’uomo ha l’intelligenza che lo pone al di sopra di ogni macchina ed animale, tuttavia nell’opera di sminamento la macchina, intesa come metal detector, diventa essenziale.

La differenza poi, a parità di strumento, la fa la sensibilità e professionalità dell’operatore.

Resta comunque la supremazia di una macchina rispetto all’altra, la ricerca premia, le Società statiche che riposano sugli allori sono destinate ad essere superate e surclassate da prodotti che vengono costantemente aggiornati, studiati, migliorati.

Fino a pochi anni fa gli strumenti che andavano per la maggiore non erano molti, considerati al top, venivano comunque in gran parte sponsorizzati dalla Nazione dove la Società produttrice risiedeva ed operava.

Con l’evolversi della ricerca in funzione dell’esigenza sempre più pressante della bonifica di aree minate che si scoprono sempre più estese e disseminate quasi ovunque nelle aree di quei continenti dove le guerre più o meno convenzionali ed “ufficiali” hanno disseminato morti e distruzioni, dove gli odii etnici e tribali provocano ancora spargimenti di sangue incontrollati ed incontrollabili, alcuni prodotti sono diventati obsoleti, solo i vecchi operatori sono rimasti affezionati a queste macchine, anche perchè è per loro difficile pensare di essere in grado di apprendere l’uso di strumenti che li spaventano solo perchè tecnologicamente molto più avanzati ma che di fatto sono impiegabili con una facilità estrema e con risultati a dir poco strabilianti.

Io ne ho provati molti, sicuramente tutti quelli che andavano od ancora vanno in certe aree per la maggiore, prodotti quasi tutti provenienti dall’estero, con una tradizione alle spalle, impiegati universalmente con risutati soddisfacenti.

Qualche anno fa, in occasione di una campagna di sminamento nel Libano del Sud, mi fu affidata una macchina italiana, TUTTA italiana, un metal detector dal nome intrigante: CEIA MIL D-1, prodotto ad Arezzo da una Società che da diversi decenni è leader nel settore della ricerca e produzione di tecnologie applicate all’elettromagnetismo, la C.E.I.A. appunto, acronimo che sta per Costruzioni Elettroniche Industriali Automatismi.

L’approccio fu subito soddisfacente, il feeling con la macchina immediato, il terreno del Libano del Sud fu un ottimo banco di prova, l’elevato grado di contaminazione metallica del terreno diede lo spunto per raffinare ulteriormente le già eccellenti capacità della macchina, l’utilizzo giornaliero diede risultati stupefacenti, al punto che gli stessi operatori delle Nazioni Unite preposti al controllo tecnico delle operazioni di sminamento ne furono entusiasti.

In brevissimo tempo fui in grado di acquisire una tale confidenza con il  “mio” MIL D-1 da affidargli la mia vita, ogni più piccolo segnale trasmessomi dallo strumento mi comunicava informazioni sempre diverse ma sempre preziose, nessun vuoto operativo, la macchina mi parlava io l’ascoltavo!

Sono entusiasta di questo strumento, l’evoluzione tecnica è in continuo divenire, la C.E.I.A. ha continuato la sua inarrestabile attività di ricerca ed ha prodotto strumenti sempre più sofisticati ed all’avanguardia: il MIL D- 1 DS, il CMD, un passo in avanti per la salvaguardia di chi, come il sottoscritto, spesso si confronta con le insidie di ordigni che la tecnologia della distruzione ha reso sempre più infidi e difficili da rilevare.

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LA SICUREZZA.

Parlando di sminamento e di bonifica da ordigni bellici viene fatto di pensare che il pericolo maggiore sia nel maneggiare esplosivi e manufatti più o meno complicati.

 

Purtroppo questo è vero solo in parte, nella stragrande maggioranza dei casi si opera in aree dove o la guerra è ancora in atto oppure le diverse fazioni si confrontano su confini più o meno labili sempre pronte ad approfittare per scatenare azioni di guerriglia o terrorismo.

 

In questa situazione la figura dello sminatore diventa sempre e comunque un nemico che “sta dall’altra parte” perchè aiuta gli altri a neutralizzare gl ordigni seminati per ucciderli.

 

A questo punto la minaccia maggiore è rappresentata dalla fazione opposta.

 

Ci sono svariati modi per colpire il personale che opera nell’ambito delle campagne di sminamento, uno è quello di creare l’incidente sul lavoro, quasi sempre la responsabilità ricade sull’Organizzazione e sull’Operatore che non ha agito con la dovuta professionalità e prudenza.

 

Non è facile dimostrare che l’ordigno è stato posizionato dopo la chiusura del cantiere, troppo spesso gli sminatori non controllano il percorso bonificato il giorno precedente e chiunque può, dopo la chiusura del cantiere, entrare e posare una mina che sicuramente esploderà al passaggio del personale l’indomani alla ripresa delle attività.

 

Cose successe, nulla di inventato o di possibile, dove c’è odio e guerra la vita ha ben poco valore, soprattutto quella degli “altri”.

 

Altro motivo di preoccupazione può essere la concorrenza per gli appalti futuri in aree da bonificare, se il lavoro da svolgere è di consistenza economica importante, quale migliore sistema per screditare il concorrente  che dimostrare la sua incapacità e scarsa professionalità con incidenti sul lavoro?

 

Per finire non sono da sottovalutare i rischi derivanti dalla situazione ambientale, ricordo molti anni fa in un paese dei Balcani dove era in corso una molto “calda” campagna elettorale, stavo rientrando in macchina verso mezzanotte, eravamo stati io ed un collega in ufficio fino a tardi per ultimare la parte cartacea del lavoro ed a preparare quello del giorno successivo, stavamo attraversando il centro della cittadina per raggiungere il nostro alloggio quando improvvisamente da un bar un grande boato, fumo ed urla…un attentato con bombe a mano, poche decine di metri più avanti e l’esplosione ci avrebbe presi in pieno.

 

Le mine???? Avversari pericolosi ma leali. L’uomo???? Più pericoloso e sicuramente pù sleale ed infido.