UN FAAKER SEE DA NON DIMENTICARE!

Come ogni anno, la prima settimana di settembre, in Austria, nelle vicinanze di Villach, si svolge il mega raduno Harley Davidson che vede arrivare sulle sponde del lago Faak (Faaker see) decine  di migliaia di motociclisti, provenienti da ogni parte di Europa ed anche oltre.

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Io, come consuetudine, se non sono all’estero, vado e mi trattengo qualche giorno per godere del clima particolare che solo i bikers sanno apprezzare e godere appieno.

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La consuetudine è di salire al Faaker e ridiscendere in giornata, con l’amico Maurizio e , talvolta, con qualche altro biker, poi ritorno da solo per pernottare per qualche notte e poter così vedere con calma gli spettacoli che si susseguono in continuazione nei vari stand.

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Interessanti , anche se sempre gli stessi, i vari tendoni Harley, provenienti dall’Italia e dalla Carinzia, e gli innumerevoli gazebo dove si possono acquistare i più disparati gadget per bikers duri e puri….

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Per gli amanti delle customizzazioni c’è da godere nell’ammirare le creazioni dei vari preparatori, creature metalliche che a volte rasentano l’impossibile, tutte funzionanti ma spesso destinate a girare per i vari avvenimenti internazionali, in cerca di premi da “Best in Show”.

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Pezzi di ricambio, originali ed after market per tutti i gusti e per tutte le tasche.

Sui gilet i colori di una moltitudine di Gruppi di tutte le nazionalità, Hells Angels in testa, ma la Polizia austriaca è presente in forze, se ne sta in disparte ma ben visibile e non permette alcun accenno di violenza, cortesi ma decisi.

Quest’anno è stato per me un Faaker See da non dimenticare, il sabato mattina, all’area di servizio di Gonars, incontro con i miei Autieri della Degano: Dante e Fabrizio!!

Dante con gentile Signora al seguito e Fabrizio con il suo rampollo!

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Solo questo ha dato un significato estremamente importante all’evento, ci eravamo rivisti, dopo tanti anni, al raduno della Degano, ed ora tra Bikers!

Meraviglioso!

Saluto caloroso tra vecchi commilitoni, caffè d’obbligo, sigaretta per chi fuma e si riparte, direzione Austria.

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Tappa all’ultima area di servizio per acquistare la vignetta che è obbligatoria per chi vuol transitare sulle autostrade austriache, costa poco ed è consigliabile non dimenticarsene, la polizia austriaca controlla e non perdona.

Pochi litri di benzina, quel tanto che serve per arrivare oltre confine, il prezzo in Italia è assolutamente inaccettabile, quasi 1,800 al litro!

Pochi km ed eccoci in vista del Faaker See!

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Un fiume di moto, ininterrotto ed in entrambe le direzioni, solo chi ha vissuto il raduno può capire…

Entriamo nel ring che costeggia il lago e veniamo assorbiti dal flusso delle moto, Dante, Fabrizio e suo cugino Daniel riescono ad individuare l’ingresso del camping, io salto l’entrata ma li raggiungo a piedi.

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Il tempo è ideale per la tenda, ma io ne ho fatta anche troppa di attività sotto tenda per cui vado a sistemarmi in un hotel a circa 3 km dal lago, è servito da navetta per cui una volta parcheggiata la moto non avrò più necessita di muoverla.

L’ora del “rancio” si avvicina, ritorno al campeggio e ci muoviamo, in moto, per andare a mangiare una tartare in Slovenia, a Kranjska Gora da pri Martinu, il locale è super frequentato, ma vale la pena di aspettare, se serve.

Saliamo sul Wurzenpass, sosta per foto di rito sul T34 sovietico puntato verso l’Austria, e leggerissima spruzzata d’acqua, così, tanto per gradire ….

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Pri Martinu ci accoglie con un tavolo libero!

Arrivano le tartare!

A detta di tutti valeva la pena scavalcare il Wurzenpass, una bella mangiata fa vedere tutto più roseo.

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Dopo il pit stop con le gambe sotto la tavola, si rientra, i ragazzi e la ragazza, la biker ad honorem, Signora Michela Ranghetti in Vavassori, si fermano al campeggio, io proseguo per l’albergo, appuntamento tra qualche ora per una pasta al campo!

Avere la comodità della navetta è il massimo, si parcheggia la moto e, nel caso si voglia bere una birra, non c’è il problema della patente a rischio, la polizia austriaca non scherza e non perdona.

Il problema, nel mio caso, è che l’autista della navetta ha un tasso alcolico notevolmente elevato, e si vede, al punto che anche i passeggeri austriaci manifestano una certa preoccupazione…

Ad ogni buon conto arrivo nella zona dell’Arneitz Village senza problemi, entro nel campeggio e ci ritroviamo, pronti per preparare una bella pasta asciutta, assolutamente italiana!

Tutto ottimo, reso eccezionale dallo spirito dell’amicizia che pervade questa serata, anzi questa avventura!

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Il tempo passa, la temperatura cala, quindi ci salutiamo e mi avvio alla navetta, il driver ha evidentemente incrementato il tasso di alcool , fortunatamente il mezzo meccanico sembra vivere di vita propria e ci porta, tutti, a destinazione senza problemi.

L’appuntamento è per il rientro, la mattina è fresca, direi freddina.

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Dante e signora, Fabrizio e figliolo, sono pronti, ci avviamo.

Fermata per il pieno primo di attraversare il confine, è ora di salutarci con l’impegno di non perderci più!

Grazie amici miei, è stato un grande piacere rivedervi, lo sarà sempre di più continuare a mantenere viva questa amicizia!

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Piccolo ricordo postumo….sono anni che vado al Faaker See ed in giro per l’Europa, non ho mai preso una contravvenzione, dopo un mesetto mi vedo recapitare un’ingiunzione di pagamento per una violazione del codice della strada austriaco.

Aver superato di ben 15 km/h il limite di velocità consentito, creando pericolo per la circolazione, in effetti viaggiavo a ben 45 km/h sul limite di 30 !!!

Avevo visto, quando siamo entrati nel ring del Faak, all’altezza della stazione ferroviaria, un furgone della Polizei con la cupola della telecamera per il rilevamento della velocità, ma io sapevo del limite dei 50 km/h, invece, stranamente, avevano posizionato una tabella di divieto, sulla sede stadale . indicando il limite dei 30….

Beh…paghiamoli questi 35 €!!!

Alla prossima!

PICCOLA RETTIFICA: dopo un mesetto altro obolo di € 35 alla Polizia di Villach…speriamo sia l’ultimo!