Parlando di sminamento e di bonifica da ordigni bellici viene fatto di pensare che il pericolo maggiore sia nel maneggiare esplosivi e manufatti più o meno complicati.
Purtroppo questo è vero solo in parte, nella stragrande maggioranza dei casi si opera in aree dove o la guerra è ancora in atto oppure le diverse fazioni si confrontano su confini più o meno labili sempre pronte ad approfittare per scatenare azioni di guerriglia o terrorismo.
In questa situazione la figura dello sminatore diventa sempre e comunque un nemico che “sta dall’altra parte” perchè aiuta gli altri a neutralizzare gl ordigni seminati per ucciderli.
A questo punto la minaccia maggiore è rappresentata dalla fazione opposta.
Ci sono svariati modi per colpire il personale che opera nell’ambito delle campagne di sminamento, uno è quello di creare l’incidente sul lavoro, quasi sempre la responsabilità ricade sull’Organizzazione e sull’Operatore che non ha agito con la dovuta professionalità e prudenza.
Non è facile dimostrare che l’ordigno è stato posizionato dopo la chiusura del cantiere, troppo spesso gli sminatori non controllano il percorso bonificato il giorno precedente e chiunque può, dopo la chiusura del cantiere, entrare e posare una mina che sicuramente esploderà al passaggio del personale l’indomani alla ripresa delle attività.
Cose successe, nulla di inventato o di possibile, dove c’è odio e guerra la vita ha ben poco valore, soprattutto quella degli “altri”.
Altro motivo di preoccupazione può essere la concorrenza per gli appalti futuri in aree da bonificare, se il lavoro da svolgere è di consistenza economica importante, quale migliore sistema per screditare il concorrente che dimostrare la sua incapacità e scarsa professionalità con incidenti sul lavoro?
Per finire non sono da sottovalutare i rischi derivanti dalla situazione ambientale, ricordo molti anni fa in un paese dei Balcani dove era in corso una molto “calda” campagna elettorale, stavo rientrando in macchina verso mezzanotte, eravamo stati io ed un collega in ufficio fino a tardi per ultimare la parte cartacea del lavoro ed a preparare quello del giorno successivo, stavamo attraversando il centro della cittadina per raggiungere il nostro alloggio quando improvvisamente da un bar un grande boato, fumo ed urla…un attentato con bombe a mano, poche decine di metri più avanti e l’esplosione ci avrebbe presi in pieno.
Le mine???? Avversari pericolosi ma leali. L’uomo???? Più pericoloso e sicuramente pù sleale ed infido.